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Val d’Ega in Fiore

Val d’Ega in Fiore

Può capitare che due persone si trovino a parlare della Val d’Ega (BZ) senza rendersi conto di riferirsi allo stesso luogo. Dove qualcuno ha visto le cime innevate e le piste da sci, altri sono stati sopraffatti dal verde acceso dei pascoli e dal rosa delle rocce colpite dalla luce del tramonto. Questo accade perché il cuore delle Dolomiti, che d’inverno accoglie gli appassionati degli sport invernali, tra la tarda primavera e l’estate cambia rapidamente abito per diventare un paradiso dell’escursionismo, dell’arrampicata, della mountain bike e di tutto ciò che si può fare quando il bianco si ritira e un sole più caldo splende sullo sterminato teatro della vita in montagna. A parte la sensazione di una bellezza travolgente che toglie il fiato e allarga i polmoni, ad accomunare le due visioni è certamente l’impressione di soggiornare in una destinazione che mira a ridurre l’impatto del turismo sull’ambiente, adottando misure che vanno dalle esperienze sostenibili all’ambizioso traguardo della “zero plastica”, fino alle iniziative per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico.

Ad appena 20 km da Bolzano, l’area dominata da Catinaccio e Latemar apre agli occhi abituati alla monotonia del grigio cittadino lo scorcio abbagliante su un universo di colori che spazia dal viola dei crochi al mosaico luminoso del cielo stellato, fino al già citato affresco cangiante dell’Enrosadira, quando le pareti e le vette del Patrimonio dell’Umanità UNESCO reagiscono arrossendo al saluto del sole al tramonto. Dal momento che la poesia è bella ma non basta, la Val d’Ega offre a chi la sceglie una miriade di possibilità per trasformare la vacanza estiva in un ricordo destinato a sopravvivere al tempo.

Dalle Piramidi di terra di Collepietra fino al Lago di Carezza, 500 chilometri di sentieri escursionistici e quattro vie ferrate permettono ai patiti del trekking di scoprire le particolarità delle rocce dolomitiche, in una galassia d’alta quota punteggiata di malghe e rifugi. La vocazione all’escursionismo ha in particolare ispirato la nascita del Latemarium, reticolo di itinerari tematici per ogni gusto e livello che soddisfa ogni curiosità su uno dei luoghi più belli del mondo, che lancia uno sguardo anche verso il cielo: lungo il cosiddetto Sentiero dei Pianeti di San Valentino in Campo, fiore all’occhiello del primo Astrovillaggio d’Europa, è possibile viaggiare nel sistema solare, passando in poco tempo da Mercurio a Plutone.
Se chi cammina ha l’imbarazzo della scelta, chi pedala non può lamentarsi.

L’assistenza diffusa e l’abbondanza di strutture dedicate, come noleggi, scuole, guide MTB, bikehotel, MTB tour guidati e bike park sono un indizio dell’amore che l’area rivolge, ricambiata, agli amanti di mountain bike ed e-bike, qui letteralmente viziati con trail sinuosi, passi di montagna, discese a valle e salite. All’incrocio tra passione per il ciclismo e fascinazione nei confronti della natura, dal 6 al 9 giugno 2024 è di nuovo il momento del Rosadira Bike, festival dolomitico della mountain bike che unisce il piacere delle due ruote alla meraviglia continua di un paesaggio senza eguali. Su App Store di Itunes e Android Market è poi possibile scaricare Val d’Ega APP, scrigno tecnologico di percorsi spettacolari per escursionisti, alpinisti e ciclisti di ogni livello.

Un capitolo a parte merita l’offerta per le famiglie, da sempre considerate dalla Val d’Ega ospiti speciali che meritano il massimo dell’attenzione. A dire il vero, senza offesa per i genitori, le vere star dell’estate nel cuore delle Dolomiti sono i bambini, che vengono sommersi di proposte per andare alla scoperta dell’universo leggendario di Re Laurino. Giocando tra la fantasia e la tradizione, si può scegliere tra le mille iniziative di un programma che invita a vivere da vicino il lavoro dei contadini al maso e a fare la conoscenza di cavalli, lama e alpaca, ad ascoltare il richiamo della foresta incantata e ad andare alla ricerca di tesori dimenticati, degli spiriti del lago o di altri personaggi dei miti del mondo degli gnomi. E se la terra non basta a contenere l’entusiasmo solleticato dall’apiario didattico e dal Bosco Avventura Obereggen, si può puntare al firmamento, lanciandosi idealmente verso il cielo lungo i sentieri dei
pianeti e delle stelle nell’Astrovillaggio.