Italia da Sogno
Dalle coste alle città d’arte, gli hotel di lusso italiani si rinnovano puntando su sostenibilità, benessere e valorizzazione del territorio. Ecco i nuovi protagonisti di un settore che cresce e conquista il mondo.
Nel panorama internazionale del turismo di lusso, l’Italia continua a brillare come una delle mete più ambite. Ma il fascino del Belpaese non è solo frutto del patrimonio culturale o dei paesaggi da cartolina: è il frutto di un’ospitalità d’eccellenza, capace di reinventarsi costantemente per offrire esperienze autentiche, sostenibili e sempre più esclusive.
La nuova ondata di aperture nel segmento luxury non riguarda soltanto la bellezza architettonica o il comfort: parla di innovazione, wellness, rispetto per l’ambiente e valorizzazione del territorio. Una trasformazione che alimenta un turismo di qualità, porta prestigio internazionale e contribuisce in modo significativo all’economia locale.
Tra le novità più interessanti figura la Tenuta di Castelfalfi, borgo medievale toscano che si estende su oltre 1100 ettari. Oltre al castello storico e a un campo da golf da 27 buche, offre un hotel 5 stelle, ristorante stellato, spa, cantina e attività dedicate alle famiglie. Riconosciuta dalla Forbes Travel Guide 2025 con 5 stelle e nominata “Hotel of the Year – Overall” da Preferred Hotels & Resorts, Castelfalfi è un esempio virtuoso di sostenibilità, wellness e integrazione con il territorio.
Più a sud, in Puglia, debutta Vista Ostuni, terza apertura del brand Vista dopo Como e Verona. Situato nell’ex Manifattura Tabacchi, combina architettura storica e contemporanea, con spazi suggestivi come il maestoso chiostro, tre piscine, una rooftop con vista sulla “Città Bianca”, spa e cucina firmata dallo chef stellato Andrea Berton. Il boutique hotel, con sole 28 camere, punta su esperienze autentiche e sull’apertura annuale, offrendo un rifugio esclusivo nel cuore della Puglia meno conosciuta.
Il Lazio si conferma protagonista nel settore wellness con il Palazzo Fiuggi Spa, medical retreat esclusivo immerso in 8,5 ettari di parco privato. Il palazzo storico ospita una spa di 6.000 m², programmi personalizzati come “Hiking for Longevity”, l’uso di prodotti eco-certificati e pratiche sostenibili come il compostaggio dei rifiuti alimentari. Un’oasi di lusso a poca distanza da Roma, ideale anche per soggiorni brevi.
Tra le icone della Costiera Amalfitana, Il San Pietro di Positano rimane un simbolo di eleganza senza tempo. Incastonato nella roccia e affacciato sul mare, offre servizi unici: spiaggia privata raggiungibile in ascensore, ristorante stellato Michelin, campo da tennis accanto al mare e viste spettacolari sul Golfo di Salerno. Oggi, a 55 anni dalla sua apertura, l’hotel resta a conduzione familiare e continua a investire in ampliamenti come la nuova piscina coperta e una spa organicamente integrata, mantenendo un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
A Firenze, il Collegio alla Querce Auberge nasce da un collegio del XVI secolo, trasformato in un hotel di lusso con 83 camere, piscina panoramica, giardini e un ristorante gourmet ospitato nell’ex refettorio. Situato leggermente fuori dal caos cittadino, offre una fusione raffinata di design storico e comfort contemporaneo, con shuttle per il centro storico.
Infine, debutta a Roma l’Orient Express La Minerva, prima apertura italiana del prestigioso brand Orient Express. Ospitato in un edificio storico e caratterizzato da un design Art Déco, l’hotel fonde il fascino heritage con il mondo del luxury travel legato al leggendario Venice Simplon-Orient-Express. Parte del gruppo Belmond (oggi sotto l’egida LVMH) e in collaborazione con Accor Hotel, rappresenta un nuovo modo di vivere il lusso, tra hospitality, treni iconici e itinerari esclusivi.
E i numeri confermano il momento d’oro dell’hôtellerie italiana di fascia alta: nel 2024 il turismo luxury ha generato quasi 9 miliardi di euro, con circa 13 milioni di presenze e una crescita media annua del +9,2% dal 2008. Milano, Roma, Firenze e Venezia hanno visto moltiplicarsi gli hotel a 5 stelle: Milano è passata da 9 a 30 strutture in 15 anni; Roma supera quota 60, mentre Venezia ne conta circa 35. E all’orizzonte si profilano brand prestigiosi come Thompson, Baccarat, Nobu, Ritz-Carlton, Corinthia, Cheval Blanc, Kimpton e Six Senses, pronti a entrare in scena tra il 2025 e il 2028.
Il boom dell’hôtellerie di lusso rappresenta non solo un impulso economico, ma anche un valore culturale e identitario. Ristrutturazioni di edifici storici, riconoscimenti internazionali e innovazioni green rendono il Made in Italy sempre più competitivo, capace di attrarre una clientela sofisticata e consapevole.
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