Investimenti per 5,2 Miliardi in Italia nel Primo Semestre 2025
Il settore alberghiero trascina il mercato, mentre crescono retail, logistica, living e asset alternativi. Roma, Venezia e Lago di Como restano le mete più ambite.
Il mercato immobiliare italiano chiude il primo semestre 2025 con numeri da record, registrando investimenti per un totale di 5,2 miliardi di euro, in crescita del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A rivelarlo è il Team Research di Dils, che evidenzia un clima di rinnovata fiducia tra gli operatori, attratti sia dalle asset class tradizionali sia dai segmenti emergenti.
A fare da traino è ancora una volta l’hospitality, che conferma la sua leadership come motore di crescita del comparto. Solo nel secondo trimestre, gli investimenti alberghieri hanno superato gli 850 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a circa 1,5 miliardi di euro, in aumento dell’88% rispetto al 2024. Si tratta del miglior risultato degli ultimi cinque anni, con Roma, Venezia e Lago di Como che si confermano destinazioni particolarmente ambite, soprattutto nel segmento luxury. Non a caso, quattro delle dieci operazioni immobiliari più rilevanti del semestre riguardano proprio l’hospitality.
Anche il comparto retail mostra segnali solidi di ripresa, con investimenti che hanno superato i 500 milioni di euro nel secondo trimestre e circa un miliardo dall’inizio dell’anno. È il dato più alto dal 2019, spinto principalmente dagli shopping center e dai cosiddetti trophy asset, immobili iconici ad alta visibilità, a Milano e Roma. L’acquisizione di Grandi Stazioni Retail da parte di due importanti investitori internazionali conferma il rinnovato interesse per il settore commerciale, pur rimanendo questa operazione esclusa dal conteggio ufficiale degli investimenti immobiliari.
Nel settore logistico, il semestre chiude con 785 milioni di euro investiti, in crescita del 61% sul 2024. Tuttavia, il dato trimestrale si attesta a 141 milioni, mostrando una leggera flessione. Il prime yield resta stabile al 5,30%, mentre il take-up di spazi raggiunge 1,05 milioni di metri quadrati, con una netta preferenza per immobili di nuova costruzione, che rappresentano oltre l’80% delle superfici assorbite.
Il segmento uffici registra volumi in linea con il 2024, per un totale di 790 milioni di euro. Milano continua a catalizzare l’attenzione, assorbendo l’84% degli investimenti, mentre Roma si ferma al 14%. Nel capoluogo lombardo il take-up cresce del 15%, toccando i 205.000 metri quadrati, grazie a una domanda focalizzata su spazi medi e di alta qualità, pari al 74% del totale. Nella Capitale, pur in presenza di una contrazione della domanda, si registra un aumento dei canoni nell’area EUR Core, dovuto alla scarsità di immobili di grado A.
In forte ascesa anche il settore living, che raggiunge circa 320 milioni di euro di investimenti nel semestre (+54% su base annua). Lo student housing traina il comparto, rappresentando un terzo del volume complessivo. Milano rimane il polo d’attrazione principale, raccogliendo il 60% degli investimenti, seguita da Roma. Parallelamente, il mercato delle compravendite residenziali conferma la ripresa, con oltre 172.000 transazioni nel primo trimestre (+11%), sostenute dalla discesa dei tassi sui mutui al 3,22% e da un aumento della quota di acquisti finanziati con mutuo, sia a Milano (53,5%) sia a Roma (58,7%).
Il segmento alternative, che comprende asset come healthcare, education e mixed-use, chiude il semestre con un totale di 790 milioni di euro, di cui ben 266 milioni solo nel secondo trimestre per operazioni sanitarie. Due transazioni nel settore healthcare figurano tra le dieci maggiori operazioni del trimestre, confermando l’attrattività crescente di questo comparto.
Infine, il mercato delle locazioni si mantiene complessivamente stabile, ma con andamenti differenziati tra le grandi città: a Milano e Roma diminuiscono i contratti di lungo periodo, mentre aumentano le locazioni transitorie, specie nel capoluogo lombardo, dove crescono del 6%.
Il primo semestre 2025 si chiude dunque con un bilancio estremamente positivo, che rafforza la posizione dell’Italia tra i mercati immobiliari più attrattivi d’Europa. La sfida per gli operatori resta quella di saper intercettare i trend di lungo termine, muovendosi tra innovazione, qualità e diversificazione delle destinazioni e degli asset.
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